Marco Bodrato ha scritto:
Aggiungerei solo che, se non ci piacciono tanto le pratiche di Google,
non sono tanto le pratiche di google, ma in generale di buona parte del web.
E poi di come questi dati vengano venduti a terzi o usati da stati.
La vendita di solito è fatta a priori e contemporaneamente alla raccolta, basta guardare quando vuoi affinare il consenso ci sono sito che ti elencano
un numero infinito di "partner" (o meglio compratori di dati) a cui
rivendono immediatamente tutto quello che fai.
In Cina stanno facendo riconoscimento di massa delle persone sia online
che nella vita reale e stanno dando pagelle ad ognuno rispetto al loro comportamento... e a seconda del voto che hai ti vietano di fare alcune
cose, come viaggiare all'estero, usare determinati mezzi di trasporto
interni, ... e recentemente hanno vietato alcuni comportamenti online,
come discussione di politica interna, ...
In occidente è meno lo stato, ma più società private che raccolgono
questi dati e li rielaborano, in alcuni casi anche in modo illegale, in
altri dietro consenso... in definitiva quello che fanno è cercare di
profilare le persone per avere banche dati da poi vendere alla clientela
e tramite modelli previsionali vendere le "risposte" a determinate
"domande" o detta altrimenti come fare a controllare le persone o come
far fare/accettare una determinata cosa alle persone.
Un esempio è che ci sono società in paradisi fiscali dal punto di vista legislativo che hanno profilato molti occidentali dal punto di vista finanziario e ci sono molte persone che non riescono ad accedere a finanziamenti (ci sono stati diversi articoli di giornali e tv che
hanno mostrato questo mondo) perché risultano su tali liste.
Tenendo conto che tutte queste attività hanno dei margini di errore
non nullo, sia la raccolta che l'elaborazione del modello previsionale
che il funzionamento del modello previsionale (è possibile istruire un
modello previsionale per introdurre una "backdoor" non rilevabile a
posteriori, in pratica farlo "rispondere" ad una determinata "domanda"
con la "risposta" voluta o è anche possibile fare in modo che i dati
usati per l'addestramento non siano passati in modo randomico in modo
da far fare previsioni in una determinata direzione) ti può capitare che
il "risultato" sia completamente errato, ma tu non puoi farci nulla (nell'esempio dei raccoglitori di dati finanziari non è possibile
far rettificare i dati in loro possesso).
Un primo passo per evitare questo è usare software libero, a partire
dal sistema operativo... per questo dico viva Debian! :-)
Nel caso del web usare Firefox al posto di altri browser e cercare di
bloccare gli elementi traccianti.
Non dare mai il consenso per il trattamento dei dati personali che non
siano strettamente necessari per compiere l'operazione che vuoi eseguire.
ricordiamoci che anche youtube è di Google e che c'è modo di vedere i video lì registrati evitando qualche tracciamento.
Usando invidio.us: https://redirect.invidious.io/
però in ogni caso devi abilitare i javascript verso google.com e poi
verso i server di google che forniscono lo streaming di google gli
indirizzi tipo *.googlevideo.com.
A questo punto preferisco andare direttamente su youtube e abilitare
qui solo le fonti indispensabili.
Per fare questo uso più plugin di Firefox, principalmente questi due
per i javascript:
* NoScript: blocca i javascript, solo che se tu ne sblocchi uno, allora
quella fonte riesce a caricare anche altri che tu vorresti bloccare
* TPRB: permette di bloccare a più livelli i javascript, riuscendo a
bloccare anche quelli che una fonte di javascript carica in modo
indiretto.
(Questo era anni fa in inglese, ora credo sia parzialmente in una
lingua slava)
Ciao
Davide
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